Draw the Line Festival. Il Molise esiste e ci fanno addirittura i festival di Street Art! Draw the Line nasceva già negli anni ’90 da un gruppo di amici che sognavano di poter portare un po’ di arte contemporanea anche nella loro città inesistente.
Gli esordi
La prima edizione del festival Draw the Line è del 2011. Esso è organizzato dall’Associazione Malatesta, e ha l’obiettivo di riqualificare il tessuto urbano della città attraverso la street art.
Questo sogno di portare colori nuovi in questo angolo di centro Italia risale però a molti anni prima.
Già negli anni novanta infatti a Campobasso un gruppo di giovanissimi writer (futuri fondatori dell’associazione) cercava di instaurare, con grandi difficoltà, un dialogo con l’opinione pubblica.
Solo nel 1999 il gruppo di amici, “capitanato” da Stefano Roccia aka Sopa, raggiunge finalmente un suo primo traguardo: ottenere i permessi per dipingere un muro all’ex-stadio Romagnoli; luogo storico della città, in pieno centro, ma da anni in stato di completo abbandono.
Draw the Line
Più tardi, nel 2004 nasce l’Associazione Malatesta e il vero e proprio festival Draw the Line.
Draw the Line non è solamente finalizzato alla riqualificazione urbana attraverso l’arte; ma intende anche tutelare e valorizzare l’area dal punto di vista ambientale, turistico e sociale, utilizzando come medium ulteriore attività di volontariato, sportive, culturali, ricreative e didattiche, nonché workshop creativi; il tutto destinato e con la partecipazione dei residenti.
Etnik per Draw the Line 2015. Campobasso
Etnik per Draw the Line 2015. Dettaglio. Campobasso
Peeta per Draw the Line 2016. Campobasso
Peeta per Draw the Line 2016. Dettaglio. Campobasso
La Cuccagna – Blu. Draw the Line. Campobasso. 2017
La Cuccagna – Blu. Draw the Line. Dettaglio. Campobasso. 2017
La Cuccagna – Blu. Draw the Line. Dettaglio. Campobasso. 2017
L’edizione 2015 e il murale di Blu
L’edizione 2015 in particolare è stata un po’ diversa dalle altre: interamente dedicata Sopa, il già citato pioniere di Draw the Line, purtroppo prematuramente scomparso.
Draw the Line 2015 fu ricchissimo di interventi e attività, tra jam, workshop progettuali nelle scuole e interventi di riqualificazione di case popolari; ma il culmine delle attività furono le due grandi facciate di 6 piani realizzate da Dado e da Blu nel quartiere San Giovanni a Campobasso.
Blu per Draw the Line 2015. Campobasso
Blu al lavoro per Draw the Line 2015. Campobasso
Blu per Draw the Line 2015. Dettaglio. Campobasso
Sopa e Blu in particolare erano legati da un rapporto di stima ed amicizia.
L ’opera che nasce presenta una vena piuttosto atipica rispetto alle usuali produzioni dell’artista, indirizzate quasi esclusivamente alla critica sociale.
Un gigantesco masso sospeso per aria, staccatosi con violenza dalla metropoli, schizza incontro al cielo. È la memoria di Sopa che resta lì, granitica, sempre presente e al di sopra di una cicatrice che somiglia a un cratere. La scena è piena d’emotività, descritta in modo minuzioso ed enfatizzata da due note cromatiche forti: il cielo cobalto striato di nuvole e l’arcobaleno scavato dentro la roccia, che dall’alto protegge la piccola città malinconica.
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http://urbanlives.it/blog/eventi/street-art-e-graffiti-al-draw-the-line-2016-a-campobasso/
https://www.eppela.com/it/projects/9223-draw-the-line-street-art-festival