MURALI. A Forlì nasce un festival di street art che interpreta ante litteram i valori di cittadinanza attiva che vuole proporre: i muri infatti raccontano la Costituzione Italiana.
1 gennaio 1948
A distanza di tre anni dalla Liberazione del 25 aprile 1945, il 1 gennaio 1948 entrava in vigore la Costituzione italiana, la legge fondamentale dello Stato; e oggi, nel 2018 sono passati 70 anni.
A Forlì, in occasione di questo anniversario, la Costituzione e i suoi principi sono diventati i protagonisti di MURALI, un nuovo festival di street art nella città romagnola.
MURALI
Il festival è promosso dal Comune di Forlì sotto la direzione artistica di Marco Miccoli, in collaborazione con la Cooperativa Sociale PAOLO BABINI che gestisce il Centro di Aggregazione Giovanile Officina52, che a sua volta si avvale del contributo dell’Associazione Culturale Romagna in Fiore.
Dalla collaborazione di queste realtà nasce un’iniziativa per portare la street art e promuovere la cultura artistica della strada a Forlì: si tratta sia di riqualificazione di spazi degradati, sia di creazione di occasioni di incontro e partecipazione per i cittadini; che in un momento di mobilitazione collettiva si prendono cura e si riappropriano di spazi comuni altrimenti abbandonati al degrado. In questo modo davvero MURALI mette in pratica concretamente i valori di cittadinanza attiva si pone di promuovere.
L’anteprima di Millo
Il festival comincia il 7 aprile 2018 con l’intervento-anteprima di Millo.
Il tema, come anticipato, è l’omaggio alla Costituzione della Repubblica italiana i cui principi universali che racchiude vengono celebrati dagli artisti su quei muri che per anni sono stati oggetto di degrado ed abbandono.
Millo sceglie il muro scrostato di una casa popolare tra piazza del Carmine e via Fratti per mettere in scena “Pari dignità”, la sua opera ispirata all’articolo 3 della Costituzione che recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”
L’opera ha ricevuto importanti riconoscimenti internazionali tra cui la selezione dalla rivista londinese “Widewalls” come miglior muro dell’aprile 2018 nel mondo.
I muri
Dall’11 al 20 maggio MURALI entra nel vivo.
Oltre al workshop con l’artista Andrea D’Ascanio, altri cinque artisti cominciano la loro opera di riqualificazione del tessuto cittadino.
In via Cobelli c’è Moneyless con le sue geometrie colorate.
Camilla Falsini dipinge la parete esterna della biblioteca nel Parco della Resistenza; il suo murale si rifà all’articolo 9, ovvero quello dedicato al patrimonio culturale.
Eron in vicolo San Domenico disegna lenzuola e abiti appesi ad asciugare; una visione che parla di famiglia.
È la volta poi di Zed1 che in via Nullo sceglie l’articolo 1: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”
In vicolo Oreste Casaglia infine Gola lavora Gola Hundun che ha scelto anche lui l’articolo 9, concentrandosi però sulla tutela del patrimonio naturale.
Barcaccia Underground
Gli interventi sono terminati, ma MURALI non è ancora finito.
Il Festival infatti ha da ultimo riservato ad un gruppo di street artist locali il compito di riqualificare il parcheggio sotterraneo Montefeltro (la cosiddetta ‘Barcaccia‘), ovvero il parcheggio dei Musei di San Domenico, importante istituzione forlivese. La location viene poi ribattezzata “Barcaccia Underground”, interpretando simbolicamente il posizionamento della street art, posta sotto l’arte ufficiale, in città rappresentata appunto dai Musei San Domenico.
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http://www.art-vibes.com/street-art/murali-street-art-festival-forli/